Oggetti che non servono più…regali che non ti sono piaciuti…qualcosa legato al tuo passato e che porta ricordi…ma aimè, la tua casa ormai è talmente piena di oggetti che non hai spazio per ciò che veramente ti serve.
Una casa invasa da oggetti superflui, infatti, oltre a lasciare poco spazio è caratterizzata da disordine e provoca, in chi ci vive, stati d’ansia e nervosismo…meglio evitare, vero?
Se dunque a un certo punto hai constatato che continui a spostare le stesse cose da una stanza all’altra perché non riesci a lasciar andare gli oggetti, vorresti qualche spunto su come separarti dalle cose e iniziare ad avere una casa più pulita, organizzata e ordinata, allora continua a leggere questo articolo! Ti spiegherò passo passo tutte le tecniche per avere una casa libera dal superfluo.
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Traduzione e Definizione del Decluttering
Il termine “decluttering” trova le sue radici nella lingua inglese e può essere tradotto letteralmente come “eliminare il disordine”. Questo concetto si riferisce all’atto di liberarsi degli oggetti inutili o superflui all’interno di uno spazio abitativo o lavorativo. In altre parole, il decluttering implica la rimozione di tutto ciò che non è essenziale, al fine di creare un ambiente più ordinato e funzionale.
Decluttering non significa semplicemente buttare via oggetti, ma piuttosto prendere decisioni consapevoli su quali elementi sono veramente importanti e quali possono essere eliminati. Questa pratica aiuta non solo a migliorare l’estetica di un ambiente, ma anche a ridurre lo stress e aumentare la produttività. Molti vedono il decluttering come una forma di terapia, un modo per sviluppare la propria crescita personale (eh sì, porta a maturare, poiché impariamo a non sviluppare una dipendenza affettiva dalle cose), un modo per riprendere controllo sul proprio spazio e, di conseguenza, sulla propria vita.
Esistono diverse interpretazioni e approcci al decluttering. Il minimalismo, ad esempio, diventato molto popolare negli ultimi anni, è una filosofia che promuove la riduzione degli oggetti a ciò che è assolutamente necessario, valorizzando la semplicità e la funzionalità. Un altro approccio popolare è il metodo KonMari, ideato dalla giapponese Marie Kondo. Questo metodo si basa sul principio di tenere solo gli oggetti che “scintillano gioia” (ossia, che apportano un vero e proprio valore emozionale) e di ringraziare e salutare gli oggetti che si decide di eliminare.
Queste diverse metodologie offrono una visione completa del decluttering, adattabile alle esigenze e ai gusti individuali. Che si tratti di adottare un approccio minimalista o di seguire il metodo KonMari, l’obiettivo finale rimane lo stesso: creare uno spazio che supporti il benessere fisico e mentale delle persone che vi abitano o lavorano.
Perché il Decluttering è Così Importante
Il decluttering riveste un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana, apportando benefici significativi sia a livello psicologico che fisico. In primo luogo, uno spazio ordinato e privo di oggetti superflui può contribuire notevolmente alla riduzione dello stress e dell’ansia. Vivere in un ambiente pulito e organizzato favorisce una maggiore chiarezza mentale, permettendo di concentrarsi meglio sulle attività importanti e riducendo le distrazioni. Questo, a sua volta, può migliorare la produttività e promuovere un senso generale di benessere.
Sotto il profilo fisico, il decluttering può migliorare la salute e la sicurezza domestica. Eliminare il disordine riduce il rischio di incidenti e cadute, e facilita la pulizia degli spazi, contribuendo a un ambiente più sano. Inoltre, un’abitazione ordinata può influenzare positivamente le abitudini quotidiane, come la preparazione dei pasti e l’esercizio fisico, promuovendo uno stile di vita più salutare.
Dal punto di vista pratico, il decluttering offre vantaggi tangibili come il risparmio di tempo e denaro. Trovare facilmente gli oggetti necessari e mantenere una casa ordinata richiede meno tempo e fatica, permettendo di dedicare le energie ad attività più gratificanti. Inoltre, riducendo gli acquisti impulsivi e ottimizzando l’uso degli spazi, è possibile risparmiare denaro e migliorare l’efficienza complessiva della gestione domestica.
Infine, il decluttering può avere un impatto positivo sulle relazioni interpersonali e sulla qualità della vita. Un ambiente organizzato e sereno favorisce interazioni più armoniose e riduce i conflitti domestici legati al disordine. Vivere in uno spazio piacevole e funzionale può migliorare l’umore e il benessere generale, contribuendo a una maggiore soddisfazione nella vita quotidiana.
Attenzione però a non considerare il decluttering come un mero “buttare via le cose”. Utilizziamo il cestino come ultima risorsa, quando gli oggetti sono inutilizzabili o sono semplicemente spazzatura e invece prediligiamo gli scambi, la vendita e i regali (mi raccomando date un determinato regalo alla persona giusta e non solo per liberare spazio in casa) come opzioni per liberarci di tutti quegli oggetti che non ci servono più. Inoltre vendere tutti quegli oggetti, come vecchi vestiti, set vari o attrezzi è una buona idea per iniziare a guadagnare qualche soldino e magari superare alcuni problemi economici.
“Il vero spreco è avere tanti oggetti e usarne pochissimi. È proprio usandoli che gli oggetti rimangono vivi» L’arte di buttare, Nagisa Tatsumi.
Inizia a guardare il vero valore che gli oggetti di casa hanno per te. E non lasciarti sopraffare dal senso di colpa. Sono sicura che dopo la prima volta e con il passare del tempo, fare decluttering diverrà un piacere.
Perché non riesco a separarmi dalle cose? Come fare decluttering!
In quanti al solo pensiero di separarsi da oggetti legati al proprio passato si sentono sopraffatti? Cos’è che ci tiene legati, più o meno inconsciamente, a ciò che non fa più parte della nostra vita o che semplicemente non incontra più i nostri gusti? A questa domanda risponde Chiara Maiuri, psicologa clinica e terapeuta Emdr (Eye Movement Desensitization and Reprocessing o desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari):
«Un buon equilibrio mentale e psichico passa anche attraverso l’ambiente che ci circonda e gli oggetti che abitano la nostra quotidianità, portatori di significati, di ricordi positivi e negativi e anche di prospettive. La capacità di disfarci delle cose che non ci servono e di fare ordine intorno a noi porta a moltissimi benefici. Liberare lo spazio che ci circonda ha anche la funzione di liberare la nostra mente da alcune emozioni, che non sempre ci aiutano a vivere serenamente. Questo non significa rinnegare i nostri sentimenti ma capire che, a prescindere dalla presenza o meno di un oggetto, la memoria di un ricordo o di una persona amata rimane dentro di noi, impresso tra le fibre delle nostre esperienze e sensazioni», racconta l’esperta.
«L’approccio ideale al decluttering emotivo si basa quindi sull’associazione tra oggetto ed emozione. Se osservare una cosa ci rende felici, ci sarà utile tenerla per richiamare alla memoria una sensazione positiva ogni volta che serve. In caso contrario, invece, è opportuno fare spazio per poter accogliere qualcosa che porti positività nel nostro vivere quotidiano».
Innanzitutto dedicare tempo a se stessi: «Prendiamoci del tempo per capire cosa ci rende felici o meno. Stiamo meglio in un ambiente pieno di oggetti o amiamo l’ordine di uno spazio sgombro? C’è qualcosa che ci dà particolarmente fastidio e da cui avrebbe senso iniziare? Potrebbe essere un armadio disordinato o un angolo del salotto che proprio non ci piace più: iniziare da un ambiente ben preciso potrebbe essere utile e gratificante, portando risultati visibili nell’immediato».
In un secondo momento potrebbe essere utile individuare gli oggetti che non ci rappresentano più, oppure che trasmettono emozioni negative. Partire anche da un oggetto solo, di cui ci vogliamo liberare, porta la sensazione di benessere. Ricordiamoci però che «Non riuscire a separarsi da un oggetto non va vissuto come una debolezza ma, allo stesso tempo, provare a lasciare andare il passato ci consente di concentrarci sul futuro».
L’importanza di Fare Decluttering e le Prime Domande da Porsi
Il decluttering non è solo un processo di pulizia fisica, ma rappresenta anche un’opportunità per creare un ambiente più sereno e funzionale. Vivere in uno spazio ordinato può avere effetti positivi significativi sul nostro benessere mentale ed emotivo. Una casa libera da oggetti superflui permette di ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e aumentare la produttività. Tuttavia, la difficoltà nel separarsi da certi oggetti può rendere il decluttering un compito arduo. La chiave per superare questa sfida risiede nell’affrontare il processo con un approccio riflessivo e sistematico.
Quando ci troviamo di fronte a un oggetto che ci lascia indecisi, porci alcune domande fondamentali può facilitare la decisione. La prima domanda da porsi è: ‘Mi dà gioia?’ Questa domanda, resa popolare dal metodo KonMari di Marie Kondo, ci incoraggia a valutare l’impatto emotivo degli oggetti che possediamo. Se un oggetto non suscita una sensazione di felicità o appagamento, è un segnale che potrebbe essere il momento di lasciarlo andare.
La seconda domanda è: ‘Se dovessi cambiare casa lo porterei con me?’ Questo quesito ci aiuta a considerare l’importanza e la necessità dell’oggetto nella nostra vita. Immaginare di dover imballare e trasportare ogni singolo oggetto può farci rendere conto di quanto realmente lo valorizziamo. Gli oggetti che non superano questo criterio spesso sono quelli che occupano spazio senza fornire un reale beneficio.
Infine, chiediamoci: ‘Voglio tenere questa cosa per affetto o per dovere?’ Spesso ci troviamo a conservare oggetti per ragioni di obbligo o senso di colpa, piuttosto che per un reale legame affettivo. Distinguere tra l’affetto genuino e il dovere può liberarci da molti pesi inutili. Rispondere onestamente a queste domande ci permette di fare scelte più consapevoli, aiutandoci a creare uno spazio che rispecchi veramente chi siamo e cosa riteniamo importante.
Quando ci accingiamo a fare decluttering, non basta valutare il valore emotivo degli oggetti; è essenziale anche porre delle domande pratiche per facilitare il processo decisionale. Una delle domande fondamentali è: “Ho utilizzato questa cosa nei mesi scorsi?”. Se la risposta è negativa, potrebbe essere un segnale che l’oggetto non è più necessario nella nostra vita quotidiana. Ad esempio, abiti che non indossiamo da più di sei mesi possono essere donati o venduti, liberando spazio prezioso nell’armadio.
Un’altra domanda cruciale è: “Lo userò nei prossimi mesi?”. Questa riflessione ci aiuta a proiettare l’utilità futura dell’oggetto. Se non prevediamo di usarlo nel breve termine, potrebbe essere il momento di separarsene. Ad esempio, attrezzature sportive inutilizzate da mesi potrebbero essere regalate o vendute, offrendo ad altri la possibilità di usarle.
La terza domanda, “Questa cosa è nel posto giusto?”, ci aiuta a valutare l’organizzazione del nostro spazio. Anche oggetti utili possono diventare un ingombro se non collocati correttamente. Spostare gli oggetti nel posto giusto può migliorare l’efficienza e l’ordine della casa. Ad esempio, utensili da cucina raramente usati possono essere riposti in un armadio, liberando spazio sui piani di lavoro.
Infine, la domanda “Posso riparare questo oggetto?” ci porta a riflettere sullo stato di conservazione. Se un oggetto è danneggiato ma riparabile, vale la pena considerare la riparazione piuttosto che l’acquisto di uno nuovo, in un’ottica di sostenibilità. Ad esempio, una sedia con una gamba rotta può essere riparata da un falegname, prolungandone la vita utile e riducendo gli sprechi.
Ponendoci queste domande pratiche durante il decluttering, possiamo fare scelte più consapevoli e mirate, migliorando l’organizzazione e l’efficienza dei nostri spazi abitativi, oltre a contribuire a uno stile di vita più sostenibile.
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Come si fa decluttering e come separarmi dalle cose?
Il primo passo per fare decluttering è smettere di accumulare nuovi oggetti. Questo significa adottare una mentalità più consapevole e riflessiva quando si tratta di fare acquisti. Prima di comprare qualcosa, chiediti se ne hai veramente bisogno e se aggiunge valore alla tua vita. Imparare a riconoscere le tue necessità reali e a distinguere tra desideri momentanei e bisogni autentici è fondamentale per evitare di riempire la casa di oggetti inutili.
Riconoscere le Necessità Reali
Per iniziare, prendi l’abitudine di valutare attentamente ogni potenziale acquisto. Domandati se l’oggetto in questione risponde a una necessità concreta o se soddisfa solo un desiderio passeggero. Questo semplice esercizio di riflessione può aiutarti a ridurre notevolmente gli acquisti superflui. Un altro metodo efficace è quello di stilare una lista delle cose di cui hai veramente bisogno prima di andare a fare shopping. Questo ti aiuterà a rimanere focalizzato su ciò che è essenziale e a evitare tentazioni impulsive.
Consigli Pratici per Evitare Acquisti Impulsivi
Un altro strumento utile per evitare acquisti impulsivi è prendere tempo per riflettere su un potenziale acquisto. Ad esempio, puoi adottare la regola delle 24 ore: se vedi qualcosa che ti piace, aspetta un giorno prima di acquistarlo. Spesso, dopo un breve periodo di riflessione, ti renderai conto che l’oggetto non è così necessario come sembrava inizialmente. Inoltre, cerca di limitare le tue visite ai negozi, sia fisici che online, per ridurre le occasioni di tentazione.
Adottare una Mentalità Consapevole
Adottare una mentalità consapevole non riguarda solo il non comprare, ma anche valorizzare ciò che già possiedi. Prenditi del tempo per apprezzare gli oggetti che hai e considera se ogni nuovo acquisto aggiunge valore alla tua vita o se contribuisce solo al disordine. Questo approccio ti aiuterà a mantenere un ambiente più ordinato e a vivere in modo più sostenibile.
Molte persone tendono a mettere da parte oggetti con l’idea di usarli ‘un giorno’. Tuttavia, questo comportamento spesso porta ad accumulare cose inutili, creando disordine e stress. Per evitare di cadere in questa trappola, è fondamentale adottare una strategia di cernita periodica. Una delle tecniche più efficaci è la regola dei 6 mesi o un anno, che aiuta a determinare il valore e l’utilità di un oggetto.
La regola è semplice: se non hai utilizzato un oggetto negli ultimi 6 mesi o un anno, è probabile che non ti serva davvero. Questo criterio può essere applicato a vari tipi di beni, dai vestiti agli utensili da cucina, fino ai gadget tecnologici. Essere onesti con se stessi riguardo all’effettivo utilizzo di certi beni è cruciale. Spesso ci si convince che un oggetto possa tornare utile in futuro, ma nella maggior parte dei casi rimane inutilizzato.
Un altro suggerimento utile è quello di chiedersi se un oggetto porta gioia o valore nella tua vita. Questa è una tecnica popolare nel metodo KonMari, reso famoso da Marie Kondo. Se un oggetto non suscita gioia o non ha un’utilità pratica, è meglio lasciarlo andare. Questo non solo libera spazio fisico, ma anche mentale, permettendoti di concentrarti su ciò che è veramente importante.
Infine, considera di adottare un approccio graduale al decluttering. Inizia con piccole aree della casa, come un cassetto o un armadio, e procedi lentamente. Questo metodo ti permette di evitare il sovraccarico e di fare scelte più ponderate. Mantenere un calendario di decluttering periodico può aiutarti a rimanere organizzato e a evitare l’accumulo futuro.
In sintesi, evitare di mettere da parte oggetti inutili richiede un cambiamento di mentalità e l’adozione di abitudini di cernita periodica. Utilizzando la regola dei 6 mesi o un anno e valutando l’effettivo valore e utilità degli oggetti, puoi creare un ambiente più ordinato e sereno.
Decluttering dell’armadio e del beauty case
Due aree critiche per il decluttering sono l’armadio e il beauty case. Iniziare con l’armadio può sembrare un’impresa ardua, ma un approccio sistematico può renderlo molto più semplice. Per prima cosa, togli tutti i vestiti dall’armadio e disponili su una superficie ampia, come il letto. Esamina attentamente ogni capo e poniti alcune domande chiave: Mi piace davvero? L’ho indossato negli ultimi sei mesi? Mi rappresenta ancora? Queste domande ti aiuteranno a prendere decisioni oggettive su cosa tenere e cosa lasciare andare.
Un ulteriore consiglio utile è quello di suddividere i vestiti per stagione. Riponi quelli fuori stagione in contenitori specifici o in un’altra parte dell’armadio, così da avere sempre a portata di mano solo ciò che ti serve per il periodo attuale. Questo non solo ottimizza lo spazio, ma rende anche più facile scegliere cosa indossare ogni giorno.
Passando al beauty case, il primo passo è verificare la data di scadenza di tutti i prodotti. Prodotti scaduti non solo possono essere inefficaci, ma anche dannosi per la pelle. Una volta eliminati quelli scaduti, valuta quali prodotti realmente utilizzi nel quotidiano. Tieni solo gli essenziali e dona o elimina quelli superflui che non sono più adatti alle tue esigenze.
Organizzare il beauty case può essere facilitato utilizzando contenitori suddivisi per categorie: cura della pelle, trucco, capelli, ecc. Questo ti aiuterà a trovare rapidamente ciò di cui hai bisogno e a mantenere l’ordine nel lungo termine. Ricorda, il decluttering non è un processo che si fa una sola volta, ma una pratica continua. Periodicamente, rivedi i tuoi spazi per assicurarti che tutto ciò che conservi abbia un vero valore per te.
Trova un posto per ogni cosa e inizia a condividere
L’ordine è fondamentale per mantenere una casa libera dal disordine. Ogni oggetto dovrebbe avere un suo posto specifico, facilitando così il mantenimento dell’ordine. Creare sistemi di organizzazione efficaci è essenziale per garantire che tutto sia facilmente accessibile e ordinato. Utilizzare contenitori, scaffali, e cassetti ben etichettati può aiutare a tenere tutto sotto controllo e a evitare accumuli di oggetti sparsi per la casa.
Un modo efficace per iniziare è suddividere gli oggetti per categorie e assegnare loro un posto fisso. Ad esempio, gli utensili da cucina dovrebbero stare in un cassetto dedicato, mentre i documenti importanti potrebbero essere archiviati in una cartellina specifica. Questo approccio non solo semplifica la ricerca degli oggetti quando necessario, ma riduce anche il tempo e lo stress associati alla pulizia e all’organizzazione.
Oltre a organizzare, è importante considerare l’idea di condividere e donare gli oggetti che non usi più. Spesso accumuliamo cose che non ci servono più, ma che potrebbero essere utili ad altri. Donare questi oggetti non solo libera spazio, ma può anche essere un atto di generosità verso chi potrebbe avere più bisogno.
Per trovare organizzazioni locali o piattaforme online dove donare le proprie cose, ci sono diverse opzioni. Molte città hanno centri di raccolta per enti di beneficenza, come la Croce Rossa o Caritas, dove è possibile lasciare abiti, giocattoli e articoli per la casa. Inoltre, esistono piattaforme online come Freecycle, dove è possibile offrire gratuitamente gli oggetti che non usi più a chi ne ha bisogno.
Infine, considera l’opzione di vendere oggetti ancora in buone condizioni su siti come eBay o Subito, dove puoi trovare acquirenti interessati. Questo non solo aiuta a liberare spazio, ma può anche offrire un piccolo guadagno extra.
Conclusioni e Mantenimento del Decluttering nel Tempo
Il viaggio verso un ambiente domestico privo di disordine è complesso e richiede impegno costante. Abbiamo esplorato vari aspetti del decluttering, dalle tecniche di selezione degli oggetti da eliminare, ai benefici psicologici e pratici di una casa ordinata. Tuttavia, il vero successo nel decluttering risiede nella capacità di mantenere questi spazi organizzati nel tempo.
Per garantire la longevità del tuo ambiente ordinato, è essenziale instaurare routine di manutenzione quotidiana e settimanale. Un’attività all’ordine del giorno, è dedicare un po’ di tempo, basta qualche minuto, ogni sera a rimettere a posto gli oggetti utilizzati durante la giornata. Questo semplice gesto evita l’accumulo di disordine e mantiene la casa sempre in uno stato di ordine accettabile.
Oltre alle piccole abitudini quotidiane, pianifica sessioni di decluttering settimanali o mensili. Dedica il tempo necessario, magari durante il fine settimana, a esaminare le aree della casa che tendono ad accumulare oggetti superflui. Concentrati su una stanza o un’area specifica alla volta per non sentirti sopraffatto. Queste sessioni regolari ti permetteranno di affrontare il disordine prima che diventi ingestibile.
Adottare una mentalità minimalista è un altro passo fondamentale per mantenere l’ordine. Prima di acquistare nuovi oggetti, valuta attentamente la loro reale necessità e utilità. Chiediti se l’oggetto aggiungerà valore alla tua vita o se finirà per diventare un altro elemento di disordine. Questo approccio consapevole agli acquisti ti aiuterà a mantenere un ambiente più semplice e sereno.
Ricorda che il decluttering non è un processo che si conclude una volta per tutte, ma un viaggio continuo verso uno stile di vita più consapevole. Mantenere la motivazione alta è essenziale. Celebra i piccoli traguardi raggiunti e concediti il tempo di apprezzare i benefici di una casa ordinata. Con impegno e perseveranza, potrai godere di un ambiente più organizzato e armonioso nel lungo termine.
Spero che questo articolo sia tornato utile. Fammi sapere nei commenti quali sono le tue strategie di decluttering, come eviti i sensi di colpa e i momenti critici causati dall’avere troppo in casa.
Buon lavoro e alla prossima,
Anna.