16 idee di decluttering per avere una casa ordinata e organizzata, in meno di un minuto – scopri le cause e le conseguenze del disordine.
Quante volta vi siete ritrovati con la casa in disordine e con tanti oggetti che non vi servono? Quante volte il disordine non vi ha permesso di svolgere o vi ha arrecato disturbo nelle vostre attività quotidiane, perché avete prima dovuto mettere al loro posto o comunque spostare i vostri oggetti personali?
Siete stufi e volete mettere una fine a tutto ciò?
In questo articolo vi darò 16 idee di decluttering (fare ordine) per avere una casa ordinata e organizzata…e la cosa più bella? Ci impiegherete solo o meno di un minuto! Non è fantastico?! Dunque, potete integrare in modo efficace queste attività qualunque sia il vostro stile di vita e aiutarvi a mantenere un ambiente ordinato più a lungo e in modo definitivo.
La mancanza di tempo non sarà più una scusa, poiché vi basterà un minuto (o meno) per compiere ciascuna delle azioni elencate in questo articolo.
Iniziamo!
Cosa si nasconde dietro il disordine in psicologia?
Cosa si nasconde dietro al disordine compulsivo?
Il disordine è un disturbo comune in tutta la popolazione mondiale e ognuno di noi nel corso della propria vita ha sperimentato un momento come questo. E’ normale avere un qualche angolo della casa con qualche oggetto fuori posto, altrimenti, molto probabilmente, ci troveremo di fronte a una persona o una famiglia che molto probabilmente soffre di un disturbo ossessivo compulsivo. Avere del disordine in casa è normale, ma quando inizia ad accumularsi e a creare problemi a noi, per lo svolgersi delle normali attività quotidiane, ai membri della famiglia, alle nostre relazioni sociali o alla nostra vita di relazione per via del nostro imbarazzo del caos accumulato, diventa un problema.
In generale, se il luogo in cui abitiamo o passiamo la maggior parte del tempo è in disordine, questo è sintomo di un disordine nel nostro mondo interiore. Avere tantissimi oggetti, significa avere troppe idee e progetti incompiuti. Il disordine lancia un messaggio di confusione interna, di mancanza di organizzazione e di definizioni.
L’ordine può semplificarci davvero la vita, a meno che non diventi un’ossessione, a quel punto diventa un qualcosa ad impatto negativo tanto quanto il disordine. Ricordatevi che l’importante è stare a “metà via”.
Come sottolinea Massimo Di Giannantonio, presidente della Società Italiana di Psichiatria,
«Una scrivania in cui le penne devono essere disposte tutte allo stesso modo, i lapis sempre perfettamente appuntiti e i fogli impilati al millimetro sconfina nella rigidità ossessiva. D’altro canto l’allegro disordine, tipico soprattutto negli spazi dei giovanissimi e spesso indicativo di una buona flessibilità nella gestione delle proprie cose e anche di una maggior creatività, può trasformarsi in caos incontrollato e accumulo compulsivo. Occorre insomma fare attenzione agli estremi, perché questi possono essere segno di un disagio psicologico».
La mania dell’ordine a tutti i costi, per esempio, può essere indicativa di un disturbo ossessivo-compulsivo in cui, come spiega Claudio Mencacci direttore del Dipartimento di Neuroscienze all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano,
«Si cerca quasi di “anestetizzare” le emozioni. Le case vuote e asettiche di chi non tiene nulla attorno a sé possono essere segno di un’altrettanta rarefazione degli affetti, la corazza esterna per evitare di affrontare la confusione portata dalla vita, dall’emotività».
“Chi lascia che il disordine trionfi sommergendo qualsiasi tentativo di organizzazione spesso può essere indice di una fuga nell’adolescenza: il rifiuto delle regole, vissute come una gabbia imposta, si traduce nella difficoltà a organizzarsi. Quando il disordine diventa caos, per esempio in una casa, si manifesta un lato legato all’infanzia, il volto di un bambino che chiede aiuto. In effetti, ci sono persone che inconsapevolmente hanno bisogno del disordine perché questo diventa un pretesto per bloccarsi nella vita: è come se avessero paura di andare avanti, perché si trovano più a proprio agio nella confusione piuttosto che mettere ordine, che in psicologia diventa una metafora dell’andare avanti e realizzare un progetto. La tendenza all’essere disordinati può parlare della difficoltà a perseguire un obiettivo, atteggiamento proprio di chi inizia attività e cose diverse abbandonandole dopo poco. Se disordine significa perdere bollette importanti, lasciare scarti o involucri dei cibi in giro per casa o in auto, dimenticare pile di biancheria già asciutta in un angolo o lasciare che ciò di cui abbiamo bisogno si perda (salvo poi dover utilizzare tempo per le ricerche) è bene farsi qualche domanda. Senza cadere nello stress del tutto sotto il controllo. l’ordine, soprattutto tra le pareti domestiche, aiuta ad organizzare meglio se stessi e la famiglia, oltre a incidere positivamente sul risparmio di energie e tempo.”
Prof. Roberto Pani, docente di psicologia clinica all’Università di Bologna.
Inoltre, gli studi del Feng Shui e pratiche simili rivelano che il disordine ha diversi significati dal punto di vista emotivo, a seconda del luogo in cui si accumula. Questo è quanto ci dicono al riguardo:
- Il disordine o l’accumulo di oggetti in luoghi vicini alla porta di casa indica un profondo timore nel relazionarsi con le persone.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti in cucina o negli spazi in cui vengono preparati gli alimenti indica fragilità emotiva o risentimento.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti negli armadi rivela difficoltà ad analizzare i sentimenti e le emozioni.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti sotto ai mobili indica dipendenza dall’opinione altrui o il fatto di dare importanza alle apparenze.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti dietro alle porte è espressione di paura di essere rifiutati dagli altri e la convinzione di essere osservati.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti sulla scrivania o sul posto di lavoro indica paura, frustrazione e necessità di controllo sulle situazioni.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti in garage implica paura delle cose nuove e sconosciute e incapacità di aggiornarsi.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti in prossimità del corridoio significa paura di esprimersi, di dire direttamente ciò che si vuole.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti in sala è paura di essere rifiutati dalla società.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti in sala da pranzo, ha a che vedere con il fatto di sentirsi controllati dalla famiglia, di essere insicuri di sé.
- Il disordine o l’accumulo di oggetti in tutta la casa significa ira repressa, apatia e disinteresse verso la vita.
Scala di valutazione
Per capire di che cosa si tratta viene in aiuto la scala di valutazione del disordine patologico messa a punto dall’Institute for Challenging Disorganization statunitense: prevede cinque livelli di gravità crescente e se il primo si adatta a chiunque sia solo un po’ confusionario (porte e finestre non sono ingombre di cose, non ci sono insetti o parassiti in giro né strani odori, ogni stanza viene usata per il suo scopo; vengono fatte regolarmente le pulizie domestiche e la manutenzione) già al secondo stadio è bene preoccuparsi: c’è un lieve accumulo di cose vicino alle porte o alle scale, il disordine impedisce una funzione principale di almeno una stanza (per esempio, non ci si può sedere più sul divano perché è ricoperto di cose), c’è una scarsa routine di pulizia e animali domestici che non vengono ben gestiti e sporcano. Nei tre livelli successivi l’accumulo diventa man mano fuori controllo, gli spazi abitativi non sono più utilizzabili e all’ultimo stadio in casa si trovano perfino spazzatura ed escrementi. Si tratta di un disturbo psichiatrico serio, che spesso esordisce da ragazzini con la tendenza a non disfarsi delle cose ma si manifesta appieno a cavallo della mezza età, non di rado assieme alla depressione. La pandemia potrebbe avere spinto molti su questa china: Michelle Baddeley dell’università di Sidney ha segnalato che il confinamento ha favorito la comparsa di comportamenti di accumulo per la paura di restare a corto di scorte. «C’è stato pure l’effetto-gregge: vedere tutti precipitarsi al supermercato per accaparrarsi la carta igienica ha portato ad accumularne anche chi era meno propenso a farlo e questo potrebbe far emergere la patologia in persone a rischio», conclude Baddeley.
L’ansia di affrontare il mondo
La presenza di ossessioni come la ricerca della simmetria a tutti i costi, la pulizia maniacale, la necessità di mettere al posto giusto qualsiasi oggetto che viene considerato “fuori posto” sono tutte tecniche con le quali cerchiamo di tenere sotto controllo l’ansia di affrontare il mondo (fobia sociale), il disagio e la tensione o tutte quelle emozioni negative che nascono dall’idea di essere in balia degli eventi.
Questo disturbo ossessivo-compulsivo diventa il modo con cui le persone che ne soffrono pensano di ottenere l’equilibro e di far andar tutto bene. I pensieri ossessivi dedicati alle pulizie e all’ordine sono solo una scusa per evitare eventi stressanti.
All’estremo opposto c’è la patologia dell’accumulo, che può diventare perfino ingestibile e compromettere seriamente la salute della persona che vive in quella casa e dei suoi famigliari.
Purtroppo entrambe le situazioni nella maggior parte dei casi scaturiscono da malattie mentali quali ansia o depressione e compromettono lo svolgersi della normale vita quotidiana. E’ importante prima affrontare questi disturbi prima di tutto.
Come risolvere il problema del disordine?
Stando alla definizione dell’Institute for Challenging Disorganization, se:
“Il caos attorno persiste da tempo, pregiudica la qualità di vita e si ripresenta anche dopo aver provato a venirne a capo”
Allora si tratta di disordine cronico.
Il primo passo è capire perché siamo sopraffatti dagli oggetti che possediamo e che riempiono gli spazi rendendoli caotici: quasi sempre è colpa dell’iper-attaccamento alle cose, che rende praticamente impossibile disfarsene senza un grosso sforzo.
Secondo una recente ricerca inglese:
“Chi non butta mai niente vede i suoi oggetti come un’estensione di sé e delle sue esperienze passate, ha un attaccamento emotivo eccessivo alle cose e per questo non riesce a farne a meno. Ognuno di noi, prendendo in mano un oggetto in casa, può essere sopraffatto dai ricordi che vi sono legati. Chi ha un problema di disordine cronico e accumulo però non riesce a mettere da parte i ricordi neppure se l’oggetto in questione è rotto o va buttato per fare spazio”
Spiega James Gregory, lo psicologo responsabile dello studio.
«La soluzione, per chi si avvia all’accumulo patologico, potrebbe essere cercare di sostituire con altre immagini positive le memorie legate alle cose che stanno “ingolfando” la vita e gli spazi vitali del disordinato cronico: per esempio, pensando ai pranzi in famiglia o con gli amici che potremo imbandire sul tavolo del salotto quando lo avremo liberato dai soprammobili che lo invadono rendendolo inutilizzabile».
1) Fotografare i ricordi
Chi fotografa i propri ricordi ha una maggiore probabilità (che varia dal 15 al 35%) di donare gli oggetti che ha accumulato. Lo ha dimostrato Karen Winterich dell’Università della Pennsylvania:
«Questo perché ciò da cui non vogliamo separarci è il ricordo, non l’oggetto: immortalarlo in una foto è un modo per mantenerne la memoria»
In media, stando alle stime, abbiamo in casa come minimo cinquanta vestiti, accessori o strumenti che non usiamo:
«Donarli significa fare ordine, ma anche aiutare persone meno abbienti: per questo è meglio che buttare»,
precisa l’esperta.
Pensare che gli oggetti donati vivranno una seconda vita può essere la spinta giusta per il riordino e il decluttering. Mi raccomando, però, deve essere graduale. Come ho già spiegato nell’articolo sulla procrastinazione, porsi obiettivi troppo alti, ti farà desistere ancor prima di iniziare. Partire con un mobile o una stanza è un ottimo modo per partire. Inoltre, fare ciò ti farà ricordare le emozioni positive che hai provato sistemando uno spazio e ti permetterà di continuare a sistemare. Questo è anche una sorta di prevenzione delle ricadute, in quanto, sapere che fare ordine ti dà sentimenti positivi, ti farà svolgere questo compito con più facilità.
2) Organizza una box per le donazioni
Tutti gli oggetti e i vestiti che sai non indosserai più, mettili in una box (una scatola) per le donazioni.
Cerca per una compagnia che doni veramente o altrimenti vendi online quello che non ti serve.
3) “uno dentro uno fuori”
Quando acquisti o ricevi qualcosa di nuovo, togli un oggetto che è presente in casa, per far spazio al nuovo arrivato. L’oggetto che hai scelto di togliere può essere gettato, se rotto, venduto o donato se ancora riutilizzabile.
Eviterai di accumulare altri oggetti e di avere doppioni, rendendo la tua casa meno disordinata.
4) Getta/ricicla i prodotti per l’igiene
Hai un vecchio rossetto che non hai mai messo? Un balsamo che proprio non ti piace? Una crema per il viso che non si adatta alla tua pelle?
Getta o chiedi a qualcuno se gli può interessare (sempre che non siano scaduti). Tra i nostri amici e famigliari facciamo spesso così.
Un bagno organizzato e un amico felice. Meglio di così?
5) Di no agli omaggi indesiderati
Quando si va a qualche evento spesso e volentieri ci vengono offerti degli omaggi. Se verranno utilizzate, accettateli, se invece sapete già che non li utilizzerete o siete indecisi; non prendeteli.
Eviterete di riempirvi la casa con altre cose che non utilizzate, rendendola più ordinata e di non dover far ordine ogni tot tempo a causa di oggetti inutilizzati.
6) No alle corse contro il tempo
Quanto può essere frustante cercare di ordinare tutto il disordine che si è accumulato nel corso del tempo?
Mettete un conto alla rovescia di 1-5 minuti e cercate di ordinare l’essenziale. Mantenete quell’ordine che si è creato e nei giorni successivi ripetete il processo.
Nel breve termine, se vi impegnerete, riuscirete ad avere una casa organizzata e pulita.
7) Elenca quelle cose che intendevi vendere
Smettila di rimandare e scrivi quella lista di prodotti che hai sempre voluto vendere o “sbolognare”.
Maggiori informazioni su come smettere di procrastinare sul mio articolo.
8) Getta il cibo andato a male o scaduto
Oltre a essere poco igienico tenere cibo andato a male o scaduto vicino a cibo fresco e buono, è un inutile spero di spazio.
Getta o composta il cibo andato a male. Avrai un frigo più libero e ordinato. Pronto per essere riempito di cibo fresco.
9) Realizza un “prima e dopo”
Fare un “prima e dopo” ti aiuterà a capire come la tua casa sia cambiata grazie ai vostri sforzi.
Realizza delle foto della tua casa “disorganizzata e disordinata” e dopo un paio di settimane fanne delle nuove per confrontare quanto l’ambiente sia cambiato. E’ sicuramente un modo efficace per darsi la grinta e la giusta energia per continuare.
10) Dona tutti quegli oggetti e vestiti che non ti servono più
Hai finalmente riempito quella scatola citata nel primo punto?
Bene, è ora di sbarazzarsi di tutti questi oggetti personali e vestiti inutilizzati. Aiuta la tua casa ad essere libera da tutto quello che non ti serve.
Organizza la tua agenda per trovare un momento per andare a donare tutte queste cose.
11) Getta via tutta la carta che si è accumulata e che arriva di volta in volta
Getta via tutte quelle “scartoffie” che si sono accumulate.
A meno che non siano cose importanti, liberati di tutti quei fogli che occupano spazio e creano solo che disordine.
Cerca il più possibile di avere tutto in formato digitale in una cartella dedicata, in modo da non dover pensare a dove le hai messe. Eviterai inoltre un inutile spreco di carta.
Quando invece arrivano volantini & co, fai una cernita di quello che ti serve e getta subito via quello di cui non hai bisogno.
12) Acchiappa in tempo il disordine
Hai lasciato un magline sul divano e sai che non lo utilizzerai nel brevissimo periodo?
Mettilo subito nell’armadio in modo di evitare che il tuo povero divano diventi il nuovo appendi abiti.
Stessa cosa per tutti quegli oggetti che hai messo da qualche parte in quel momento, senza metterli al loro posto, ma che rischiano di accumulare altro disordine.
Una piccola chicca per avere una casa ordinata, o no?
13) Organizza quando deciderai di mettere in ordine e attieniti al piano
Realizza un programma per quando deciderai di sistemare la tua casa o anche solo una stanza e fallo.
Sarà forse faticoso all’inizio, ma sicuramente quando otterrai i buoni risultati sperati, ti ritroverai felice di vedere la tua casa pulita e ordinata.
14) Chiediti se ha senso tenere un determinato oggetto
Chiederti se ha senso tenere un determinato oggetto è una domanda fondamentale.
Ti serve, lo usi, ti procura qualche bella emozione o semplicemente è lì ad occupare spazio nella tua casa o ci sei legato solo da un punto di vista emotivo?
Pensaci e prendi la tua decisione. Tenere o lasciare.
15) Svuota la tua borsa o il tuo zaino quando torni a casa
Svuota completamente la tua borsa o il tuo zaino quando arrivi a casa. Togli tutto e getta via tutti gli scontrini, le cantine di un prodotto acquistato, i fazzoletti…che si sono accumulati. Inoltre, può essere un modo efficace per trovare “oggetti smarriti” ;D,
16) Evita di comprare cose che non ti servono
Uno dei motivi per cui la nostra casa è disordinata è perché continuiamo ad acquistare.
Ci servono veramente tutte queste cose?
Pensiamoci un attimo e prima di acquistare qualcosa aspettiamo e ragioniamo a mente fredda. In altre parole? Basta allo shopping compulsivo.
Conclusioni
Ed eccoci arrivata alla fine di questo articolo. Vi sono piaciute queste idee? Vi sembrano fattibili e interessanti?
Fatemelo sapere.
Spero vivamente che questi consigli vi tornino utile per modificare il vostro stile di vita e compiere il primo passo per avere la vostra casa ordinata e organizzata, che ognuno di noi si merita di avere. Immaginate finalmente di vivere sereni, senza avere oggetti sparsi per tutta la casa e poter vivere serenamente con i vostri membri della famiglia e tornare a vivere le vostre relazioni sociali, invitando qualcuno a casa vostra.
Alla prossima,
Anna.